sabato 9 giugno 2012

LABOR - l'area produttiva sostenibile

Info al link:

Alcune caratteristiche dell'area:
  • Rete WiFi banda larga per internet e telefoni di connessione internet e telefono
  • Illuminazione stradale a LED, parcheggi inerbiti e alberati
  • Insediamenti tinteggiati
  • Pannelli fotovoltaici sui tetti
  • Dotazione di vasche per il recupero di acqua piovana, utile ad esempio per l’irrigazione e i sanitari
Un’area progettata per essere ordinata, urbanizzata e bilanciata tra costruito e verde, tra aziende e servizi (isole ecologiche, area pic-nic, piante,) che premia l’utilizzo di energie rinnovabili e l’efficienza energetica, che poi significa risparmio di gestione.

Un’area che evita inutili cementificazioni e soprattutto insediamenti a macchie di leopardo. Si costruisce e si urbanizza solo quando necessario, in modo contiguo e completo. In questo modo si evitano brutte sorprese e risultati devastanti per l’ambiente e lo sviluppo, come capannoni non finiti o urbanizzazioni bloccate a causa dei limiti di indebitamento da parte dei comuni. Un percorso impostato con una strategia di medio e lungo termine, cioè con una strategia che vuole guardare al futuro e alla ripresa del lavoro, partendo da oggi.

Parlare di sviluppo artigianale oggi può essere una sfida. Ma proprio per questo, non c'è alternativa a un impegno costante e condiviso nel creare le condizioni affinché sia possibile continuare e ripartire a parlare di lavoro, artigianato, impresa. 
Un percorso partecipato di più di due anni, per potenziare e normare un'area di grande interesse e utilità per il lavoro e la vitalità.
Lungo il cammino ci siamo confrontati con i proprietari dei terreni, con gli artigiani già presenti nell'area e con le imprese e progettisti interessati a insediarsi al fine di realizzare uno strumento che potesse trovare da subito un'applicabilità chiara e condivisa. 
Grazie al contributo dell'osservatorio paesaggistico dell'alessandrino abbiamo tenuto in considerazione importanti aspetti di sostenibilità ambientale ed energetica.
La strada della partecipazione può e deve essere il valore aggiunto, perché permette, anche in tempi difficili e complicati come questo, di fare la differenza. E fare la differenza può significare moltissimo

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