lunedì 30 settembre 2013

Se ognuno di noi fa qualcosa, allora si può fare molto





Mirabello Monferrato. Domenica 29 settembre 2013, Piazza don Pino Puglisi. Inaugurato il muretto dei sentieri del buon senso. 

"Se ognuno di noi fa qualcosa, allora si può fare molto". Padre Pino Puglisi, 9 sentieri del buon senso.

Un nuovo, piccolo grande, passo di un cammino entusiasmante e partecipativo realizzato insieme a cittadini, scuola, consiglio comunale dei bambini, associazione Libera, Comune di Monsano (AN).

Domenica 29 settembre alle 11 è stato inaugurato presso Piazza don Pino Puglisi, il centro che più rappresenta "il nuovo stile di vita" delle buone pratiche, il muretto dei sentieri del buon senso. 


Un muretto e non un muro, perché l'utilità non è quella di dividere, ma quella di tracciare un cammino, un percorso che attraverso i sentieri del buon senso, sull'esempio di Don Pino Puglisi possa essere di ispirazione, soprattutto ai giovani, nell'avventura della vita. 


Il muretto ospita 9 mattonelle in ceramica fatte a mano dai ragazzi delle scuole medie del Comune di Monsano (AN) e regalate alla comunità mirabellese durante il gemellaggio educativo e culturale del giugno scorso. 


- Le mattonelle nella loro disposizione, decisa insieme ai bambini del CCB, indicano il cammino di ognuno di noi, non dritto, ma fatto di discese e di risalite, a volte deciso, a volte meno. Un percorso che, se contraddistinto dalle scelte giuste, dalle scelte capaci di mettere davanti all'egoismo, all'illegalità, alla prevaricazione i sentieri del buon senso, ci eleva a persone che hanno fatto proprie ognuna delle parole simbolo di don Pino Puglisi: accoglienza, dialogo, educazione, legalità, normalità, impegno, ribellione, umiltà, silenzio. Questi sentieri ci aiutano a stare dalla parte giusta, ad affrontare le scelte, sempre e con la schiena dritta. - 

Da Domenica 29 settembre, tutti i frequentatori del Parco don Pino Puglisi possono riflettere su come sia importante saper scegliere, senza tante spiegazioni, ma come evidenzia la targa di intitolazione, semplicemente ricordando ciò che amava ripetere Padre Pino Puglisi: "Se ognuno di noi fa qualcosa, allora si può fare molto".

- Il muretto non è una grande opera, non è costato molti soldi, tutt'altro. E' una piccola opera, che nella sua normalità e semplicità vuole essere esempio di come nelle piccole azioni e scelte quotidiane si possa e si debba incidere positivamente nella vita non solo propria di ciascun individuo, ma soprattutto del prossimo, perché solo donando, si riceve -

Davide Miglietta, Presidio di Libera Totò Speranza di Casale Monferrato ha messo in rilievo come: - Don Pino con le sue azioni di quotidiana semplicità toglieva i bambini e i giovani dalla mafia, per consegnare loro un'opportunità di futuro di donne e uomini liberi, portatori di pace. E oggi, seguendo l'esempio semplice, di normalità, di don Pino, anche ognuno di noi possa fare molto 

Il muretto sarà uno degli elementi fondamentali della Piazza don Pino Puglisi, una piazza o meglio, un parco, che attraverso il suo percorso di progettazione partecipativa, di realizzazione e di utilizzo, bene richiama i valori di buon senso di una comunità e i valori di impegno che hanno portato con un progetto partecipativo un'area degradata del centro storico ancora a inizio 2010 a diventare in un paio di anni un centro di incontro, giochi, attività per tutta la comunità. Un passo ala volta, con tanto volontariato, su un camino di solidarietà, al buonsenso, alla collaborazione.

Così tutto torna in Piazza don Pino Puglisi: la casetta dell'acqua , il parco giochi, l'arredamento progettato con i bambini, l'area pic-nic e l'intitolazione a don Pino Puglisi di tutta l'area, dopo un'attività svolta in collaborazione tra Libera e scuola primaria che con questa dedica manifesta con chiarezza un marchio di amore, coraggio, speranza per i giovani. Un luogo che mese dopo mese è sempre diventato più comune, più frequentato dai mirabellesi e dai cittadini del territorio. Più volte meta di gite in bici di scuole del casalese. 

LINK a foto: https://skydrive.live.com/?cid=6c482ab66286df5f#cid=6C482AB66286DF5F&id=6C482AB66286DF5F!4342

domenica 22 settembre 2013

Il muretto dei sentieri del buon senso


Mirabello Monferrato. Domenica 29 settembre 2013, Piazza don Pino Puglisi. 
Inaugurazione del muretto dei sentieri del buon senso
"Se ognuno di noi fa qualcosa, allora si può fare molto". Padre Pino Puglisi, 9 sentieri del buon senso.

Un nuovo, piccolo grande, tassello di un cammino entusiasmante e partecipativo realizzato insieme a cittadini, scuola, consiglio comunale dei bambini, associazione Libera, Comune di Monsano (AN).

Domenica 29 settembre alle ore 11 sarà inaugurato presso Piazza don Pino Puglisi, il centro che più rappresenta "il nuovo stile di vita" delle buone pratiche, il muretto dei sentieri del buon senso. Si tratta di un'opera che vedrà in rilievo nove mattonelle in ceramica fatte a mano dai ragazzi delle scuole medie del Comune di Monsano (AN) e regalate alla comunità mirabellese durante il gemellaggio educativo e culturale del giugno scorso. Sono invitati a partecipare all'inaugurazione: i cittadini, il consiglio comunale dei bambini, la scuola, i rappresentanti di gruppi e associazioni, istituzioni civili e religiose. Interverrà anche una delegazione di "Libera, associazioni e numeri contro la mafia". Sono stati invitati a intervenire i parlamentari del territorio.

I ragazzi di Monsano hanno creato le mattonelle sia per il parco Puglisi di Monsano, sia per il Parco Puglisi di Mirabello, donando alla comunità mirabellese mattonelle in ceramica realizzate ad hoc rappresentanti idealmente l’unione tra i due paesi tramite delle serrature simboliche e diverse allegorie delle buone pratiche e dei temi affrontati da Puglisi. Ogni mattonella richiama infatti un sentiero del buon senso, un tratto della vita di Padre Pino Puglisi, con le parole: accoglienza, dialogo, educazione, legalità, normalità, impegno, ribellione, umiltà, silenzio. Tutte parole che sono anche i capitoli del libro scritto da Mauro Rocchegiani su Padre Pino Puglisi: "Se ognuno di noi ... 9 sentieri del buon senso", presentato a Mirabello Monferrato proprio durante il gemellaggio

Queste parole da Domenica 29 settembre, potranno ricordare a tutti gli avventori del Parco, e in particolare ai giovani, come sia importante saper scegliere, senza tante spiegazioni, ma come ricorderà la targa di intitolazione, semplicemente ricordando ciò che amava ripetere Padre Pino Puglisi: "Se ognuno di noi fa qualcosa, allora si può fare molto".

Il muretto diventerà così uno degli elementi fondamentali della Piazza don Pino Puglisi, una piazza o meglio, un parco, che attraverso il suo percorso di progettazione partecipativa, di realizzazione e di utilizzo, bene richiama i valori di buon senso di una comunità. A inizio 2010 partì il progetto "il parco dei bambini" con il coinvolgimento dell'amministrazione comunale, della scuola primaria, del consiglio comunale dei bambini mirabellese e dell'associazione Libera. Fin da subito le idee furono chiare: recuperare un'area degradata del centro storico e rilanciarla come l'area del nuovo stile di vita, di ciò che può essere grazie alla solidarietà, al buonsenso, alla collaborazione.

Così tutto torna in Piazza don Pino Puglisi: la casetta dell'acqua, il parco giochi, l'arredamento progettato con i bambini, l'area pic-nic e l'intitolazione a don Pino Puglisi di tutta l'area, dopo un'attività svolta in collaborazione tra Libera e scuola primaria che con questa dedica manifesta con chiarezza un marchio di amore, coraggio, speranza per i giovani. Un luogo che mese dopo mese è sempre diventato più comune, più frequentato dai mirabellesi e dai cittadini del territorio. Più volte meta di gite in bici di scuole del casalese. 

In Piazza don Pino Puglisi si va a prendere l'acqua della Fontana Leggera (la prima casetta dell'acqua installata in Provincia di Alessandria), si va a giocare, a riposarsi, a mangiare un panino, a leggere un libro, a chiacchierare. Un luogo bello, progettato e realizzato in modo compartecipato con tante persone, un bene comune, dove è soprattutto bello incontrarsi, lontani dalla frenesia e dalle distrazioni. 

Da Domenica 29 settembre, Piazza don Pino Puglisi, sarà arricchita dai sentieri del buon senso che ricorderanno a ognuno e a tutti come sia importante fare sempre la propria parte nell'accogliere, nel dialogare, nell'educare, nella legalità, nella normalità con impegno, umiltà e anche un pizzico sia di ribellione sia di silenzio.

Percorrendo i 9 sentieri del buon senso.

martedì 10 settembre 2013

REQUIEM (A) ETERNIT


REQUIEM (A) ETERNIT
Un enorme problema da rimuovere.
Giovedi 26 settembre 2013 ore 21, Castello Visconteo di Abbiategrasso (MI)

Le storie attraversate dall’agguato amianto sono il più delle volte amare e terribili, vicine e familiari ad ognuno più di quanto si creda, più di quanto si vorrebbe; percorrono i tetti delle case, delle scuole, le fabbriche e, prima ancora, vite, corpi, organi e fibre.

L’inganno amianto è stato consumato per troppi anni ai danni di lavoratori e lavoratrici, cittadini e cittadine.
Oggi, ancora, è necessario conoscere, chiarire, dipanare ognuna delle storie coinvolte.
Oggi, ancora, c’è un enorme problema da rimuovere.

Vi invitiamo a discuterne Giovedì 26 settembre 2013 ore 21, Castello Visconteo di Abbiategrasso (MI)

Intervento introduttivo a cura delle mamme della Scuola Primaria di Via Di Dio.

A seguire interventi di:
  • Luca Gioanola, sindaco di Mirabello Monferrato
  • Bruno Pesce, coordinatore vertenza amianto, Associazione Familiari Vittime Amianto
  • Luigi Ferrando, rappresentante sindacale CGL, CISL, UIL nel processo "Eternit"
  • Domenico Finiguerra, Cambiamo Abbiategrasso


giovedì 5 settembre 2013

Una storia d'amore. Che continua ...



Angelo Vassallo è stato assassinato 3 anni fa. Ma più del 5 settembre, voglio ricordare il 22 settembre. Perché il 22 settembre nasceva Angelo Vassallo. Una vita, un grande dono per l'umanità. Un grande impegno, a schiena dritta, per la legalità, per i giovani, per l’ambiente e per il futuro di un territorio, ma soprattutto per le persone che rendono vivo il territorio. La sua vita, la sua morte spronano ogni cellula del nostro corpo. Perché, come semplicemente diceva Padre Pino Puglisi: "se ognuno di noi fa qualcosa, allora si può fare molto". Questo vale per tutti, soprattutto, per chi, come lui, sceglie di vivere l'impegno di servizio civile e istituzionale. A tre anni dalla sua uccisione, nulla è stato scoperto. Allora? Partita persa? Per nulla. Perché lui vive. Noi siamo vivi e siamo qui. E' solo una questione di amore. E quando ti innamori, niente può fermare quello che nasce

martedì 3 settembre 2013

Premio Luisa Minazzi - ambientalista dell'anno




Cittadini che s'impegnano per il territorio e la comunità, amministratori locali lungimiranti, imprenditori green... Ecco gli otto candidati al premio "Luisa Minazzi  Ambientalista dell’anno". Il riconoscimento è intitolato all'attivista di Casale Monferrato che si è battuta per i diritti delle persone esposte all'amianto 

Link VOTA ON LINE, cliccando a fianco: ambientalista2013@lanuovaecologia.it
Chi l’ha detto che l’Italia è in crisi? A osservare i candidati per il 2013 del premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno” il nostro tutto sembra meno che un paese allo stremo. Anzi, le figure che presentiamo raccontano una società dinamica e coraggiosa, che punta sull’ambiente e la legalità, investe sul domani, innova e combatte per i propri ideali. Soltanto eccezioni? Pensiamo di no. Le storie che abbiamo condiviso durante questi primi otto anni di vita del premio organizzato da Legambiente e La Nuova Ecologia confermano che le persone capaci e di buona volontà, i luoghi di resistenza civile e di costruzione del bello sono più numerosi di quanto non s’immagini. Per questo v’invitiamo a votare il candidato che vi sembra più meritevole e a diffondere, anche attraverso il social network (troverete le schede on line), queste esperienze: per aumentare la notorietà di questi “ambientalisti come noi” che agiscono lontano dai riflettori e rendere credibile il cambiamento attraverso l’impegno quotidiano di ciascuno.
Come si assegna?
Con l’edizione 2013 il premio compie un passo importante. La sede si stabilisce a Casale Monferrato (Al), dove si è costituito un comitato promotore che coinvolge diverse associazioni cittadine. Proprio attraverso il comitato sono state selezionate le nomination espresse dalla giuria preliminare di cui fanno parte Rosy Battaglia (giornalista free lance), Paola Bolaffio (presidente di Giornalisti nell’erba), Vittorio Cogliati Dezza (presidente di Legambiente), Tessa Gelisio (conduttrice di programmi tv sull’ambiente), Luca Gioanola (sindaco di Mirabello Monferrato e membro del direttivo dell’associazione Comuni virtuosi), Toni Mira (giornalista del quotidiano Avvenire) e Giuseppe Onufrio (direttore di Greenpeace). Adesso tocca a voi: potete rispedire, tramite posta ordinaria oppure via e-mail (ambientalista2013@lanuovaecologia.it), la scheda che trovate nel numero di settembre 2013 de La Nuova Ecologia, con la vostra preferenza entro e non oltre domenica 10 novembre.
Valore simbolico
La vincitrice o il vincitore riceverà un premio simbolico (una targa e un abbonamento alla rivista) che sarà consegnato a Casale Monferrato. Qui il premio ha trovato casa, nella città attraversata dal dramma dell’amianto ma che trova la forza di guardare verso un futuro di rigenerazione ambientale, sociale ed economica. E qui speriamo di restare a lungo, per raccontare la forza e l’impegno dei prossimi “ambientalisti dell’anno”.  

I CANDIDATI

Stefania Baiguera Brescia, 1970
Sapevate che i bambini di Brescia da dieci anni a questa parte non possono giocare sull’erba dei parchi pubblici? Sedici tra gli spazi verdi della città sono contaminati dai Pcb e dalle diossine provenienti dall’impianto della Caffaro, mai bonificato. Per sollecitare le istituzioni a risolvere il problema questa cittadina attiva, insieme ai genitori della scuola elementare Deledda e al Comitato Brescia Sud, organizza mobilitazioni di ogni genere: dall’occupazione della scuola all’Ecoparade con migliaia di ragazzi. Qualcuno l’ha soprannominata “leonessa”. Lei continua a chiedere che s’informi la popolazione, ad esempio sulle patologie trasmissibili con l’allattamento. Un voto per lei è un voto per la salute dei bresciani che hanno nel sangue il tasso di Pcb più elevato d’Italia e forse del mondo.
Le mamme di Nonsolociripà - 2008
Sono quasi cento, distribuite in 18 regioni, e si sono unite per utilizzare e promuovere i pannolini lavabili. Mamme architetto, educatrici, impiegate, ingegneri, libere professioniste, ostetriche, ricercatrici, traduttrici... Un vero e proprio esercito contro lo spreco, sostenuto anche dai papà, che organizza centinaia di eventi sul territorio. I numeri d’altro canto parlano chiaro, basti pensare che la spesa complessiva in pannolini usa e getta varia fra i 1.300 e i 1.800 euro a bambino, quella per i lavabili, calcolando anche acqua, energia e detersivo, fra i 300 e i 700. Le mamme hanno attivato nove “pannolinoteche” in altrettanti centri urbani (vedi www.nonsolociripa.it) e sottoscritto accordi con le Asl per portare i lavabili nei nidi comunali di Bergamo, Ferrara e Forlì. Così i piccoli crescono nel rispetto dell’ambiente.
Ivan Stomeo. Galatina (LE), 1972
Fino ad oggi Melpignano (Le) era famosa soprattutto per la “Notte della taranta”. Adesso però la sua notorietà potrebbe aumentare grazie a questo sindaco che promuove il fotovoltaico sui tetti del paese. Si deve a lui infatti l’idea di costituire una “cooperativa di comunità” alla quale hanno aderito 127 cittadini con l’obiettivo di produrre elettricità per il proprio fabbisogno lasciando i guadagni eccedenti ad opere di pubblica utilità. I soci hanno versato una quota di 25 euro, per il resto il progetto è stato avviato tramite un finanziamento di Banca Etica e Legacoop. In più, per realizzare i 33 tetti fotovoltaici già funzionanti, per una potenza complessiva di 179 KW, è stata utilizzata esclusivamente manodopera locale. E adesso si lavora verso un gruppo d’acquisto per il solare termico.
Renata Lovati. Milano, 1956
È un’imprenditrice agricola ma si definisce più semplicemente una contadina. E che contadina! La sua “Cascina Isola Maria”, nel Parco agricolo sud di Milano, infatti è un’azienda d’eccellenza in cui la produzione agroalimentare bio s’integra con quella di energia da rinnovabili. Ma soprattutto lei è fra le protagoniste della battaglia contro il consumo di suolo in un’area assediata da zone residenziali, capannoni e snodi autostradali. Come la Toem, il nuovo anello della tangenziale ovest di Milano contro il quale organizza l’opposizione di venti aziende agricole premiate con il marchio del Parco; o il proseguimento della Boffalora-Malpensa bloccata da cittadini e sindaci. Votare per lei significa incoraggiare l’alleanza fra agricoltura e ambiente per una gestione consapevole del territorio.

Domenico Lestingi. Conversano (Ba), 1961La sua è una storia che non si dimentica. Lavorava fino allo scorso anno presso una ditta pugliese che gestisce la discarica di Conversano, in Puglia. Durante l’attività quotidiana si è reso conto che lo smaltimento avveniva in maniera illecita. Ha provato più volte a bloccare i camion carichi di rifiuti, mettendosi contro i suoi datori di lavoro ma senza successo. E così è montato sopra una ruspa, ha cominciato a scavare nel terreno antistante un vigneto accanto alla discarica e ha dissotterrato una quantità impressionante d’immondizia. Poi ha mostrato tutto ai carabinieri. Dopo questo gesto eclatante la magistratura ha sequestrato 70 ettari di terreno e aperto le indagini coinvolgendo undici persone con l’accusa di disastro ambientale. Adesso è disoccupato. Non basta per votarlo?
Maurizio Patriciello. Frattaminore (Na), 1955
La sua ultima denuncia, tramite un video nel social network, riguarda l’ennesimo sversamento di amianto lungo la superstrada ad Orta di Atella, nel casertano, che grazie a questa sua segnalazione nel giugno scorso è stato rimosso. Ma per il parroco di Caivano (Na) la battaglia contro i crimini ambientali va ben oltre. Lui infatti unisce all’attività pastorale la vigilanza permanente contro i roghi d’immondizia e gli interessi della criminalità organizzata nel trattamento illecito. In più s’impegna in un’attività capillare di educazione alla legalità al fianco della società civile. Amico fraterno del compianto don Peppe Diana, ucciso dalla camorra, lo evoca anche Saviano nel suo Gomorra attraverso la figura di padre Mauro: sosteniamolo insieme alla Campania che guarda al futuro nel segno dell’ambiente e della solidarietà.

Andrea Sforzi. Grosseto, 1967Se il falco pescatore è tornato in Italia, dopo 42 anni, lo si deve principalmente a lui. Zoologo con la passione per l’avifauna, nonché direttore del Museo di storia naturale di Grosseto, si è impegnato in un difficilissimo progetto per reintrodurre questo rapace, fra i più a rischio del Mediterraneo. E la scorsa primavera, alla foce dell’Ombrone, in prossimità del Parco dell’Uccellina, la terza nidiata è venuta alla luce: i piccoli sono stati battezzati Jean e Luc, in onore di Jean Luc Chiappini, il presidente del Parco della Corsica che aveva donato i primi esemplari e che ad aprile è stato assassinato per ragioni ancora ignote. Quella di Andrea è una missione al servizio della biodiversità: ora sta lanciando il programma “Natura e social mapping” che coinvolge i cittadini nella raccolta di dati per il monitoraggio delle specie.
Giuseppe Di Gennaro. Napoli, 1961
La loro storia comincia quattro generazioni fa, quando da pionieri nel Mezzogiorno hanno avviato la raccolta della carta. E oggi questa azienda, la Di Gennaro spa, rappresenta un punto d’eccellenza in Campania nel recupero dei materiali. Ma l’aspetto più virtuoso della loro attività sta nella forte propensione a educare i cittadini verso la differenziata, un principio di responsabilità ambientale che va oltre gli obiettivi più strettamente industriali. Per lui, il titolare, questa è la vera missione: investire nell’innovazione tecnologica costruendo allo stesso tempo la cultura sociale del recupero in una zona difficile come quella di Caivano, la stessa in cui opera don Patriciello. Due candidati che cercano di rispondere, su terreni diversi, agli stessi problemi.
COME VOTARE
Il comitato organizzatore, di cui è presidente onorario Giampaolo Minazzi, è composto da diverse realtà di Casale Monferrato: Afeva (Associazione familiari vittime dell'amianto), Agesci, Auser, Comuni virtuosi, Club Alpino Italiano, Equazione, L'Albero di Valentina, Legambiente Verde Blu e Legambiente Piemonte, Voci della memoria

Il voto va inviato entro e non oltre il 10 novembre 2013 utilizzando la scheda pubblicata su La Nuova Ecologia di settembre oppure inviando un'email con i propri dati anagrafici e la propria preferenza all'indirizzo ambientalista2013@lanuovaecologia.it.
La Nuova Ecologia garantisce la massima riservatezza nel trattamento dei dati forniti. Ai sensi degli art. 7, 8, 9 del dlgs. 196/2003 gli interessati possono in ogni momento esercitare i loro diritti rivolgendosi a Editoriale La Nuova Ecologia, via Salaria 403, 00199 Roma, tel 0686203691, fax 0686218474, email redazione@lanuovaecologia.it 

La Nuova Ecologia garantisce la massima riservatezza nel trattamento dei dati forniti. Ai sensi degli art. 7, 8, 9 del dlgs. 196/2003. Gli interessati possono in ogni momento esercitare i loro diritti rivolgendosi a Editoriale La Nuova Ecologia, via Salaria 403, 00199 Roma. Tel 0686203691, fax 0686218474, email redazione@lanuovaecologia.it